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Correlazioni in Medicina



FDG-PET del cervello utile nella diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica


È stato studiato un ampio campione di pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ( SLA ) a riposo, al fine di valutare il valore della 18F-2-fluoro-2-deossi-D-glucosio ( 18F-FDG ) PET come biomarker per distinguere i pazienti dai controlli.

In totale 195 pazienti con SLA e 40 controlli sono stati sottoposti a 18F-FDG-PET del cervello, la maggior parte di loro entro 5 mesi dalla diagnosi.
Sono stati inoltre esaminati i sottogruppi di SLA spinale e bulbare.
Sono stati presi in considerazione 25 volumi corticali e sottocorticali bilaterali di interesse e il cervelletto, e la captazione di 18F-FDG è stata normalizzata singolarmente in base ai valori dell’intero cervello.

L'analisi discriminante sulla sensibilità e specificità è stata effettuata utilizzando i 51 volumi di interesse.

È stato trovato ipometabolismo nella corteccia frontale, motoria e occipitale e ipermetabolismo nel mesencefalo, polo temporale e ippocampo dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica, rispetto ai controlli.

Un modello metabolico simile è stato trovato anche nei due sottogruppi ( spinale e bulbare ).

L'analisi discriminante ha mostrato una sensibilità del 95% e una specificità dell’83% nel separare i pazienti dai controlli.

L’analisi di connettività ha trovato una correlazione positiva altamente significativa tra il mesencefalo e la sostanza bianca nei tratti corticospinali dei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica.

In conclusione, i cambiamenti di distribuzione di 18F-FDG nella sclerosi laterale amiotrofica hanno mostrato un chiaro modello di ipometabolismo nella corteccia frontale e occipitale e ipermetabolismo nel mesencefalo. Quest'ultimo potrebbe essere interpretato come il correlato neurobiologico della diffusa gliosi sottocorticale.
L'analisi discriminante ha mostrato un'alta sensibilità e specificità nel differenziare i pazienti con sclerosi laterale amiotrofica dai controlli.
Una volta convalidata da studi con malati e controlli, l'attuale metodologia potrebbe rappresentare un biomarcatore potenzialmente utile per la diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica.

Questo studio ha fornito una evidenza di classe III che 18F-FDG-PET distingue accuratamente i pazienti con sclerosi laterale amiotrofica dai controlli normali ( sensibilità 95.4%, specificità 82.5% ). ( Xagena2014 )

Pagani M et al, Neurology 2014; Epub ahead of print

Neuro2014 Diagno2014


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